Prestiti Cattivi Pagatori Senza Cessione del Quinto
Un cattivo pagatore che ha avuto problemi con gli istituti di credito solitamente può ottenere nuova liquidità ricorrendo al prestito personale con cessione del quinto. Per ottenere tale finanziamento, però, occorre essere lavoratori dipendenti ed avere una busta paga mensile.
Ma oggi sono sempre di meno gli italiani alle dipendenze di un datore di lavoro. La maggior parte preferisce mettersi in proprio oppure ha un contratto di lavoro atipico, come i lavoratori stagionali, che non gli garantisce una busta paga per tutti i 12 mesi dell’anno.
Altri ancora, un lavoro non lo hanno affatto e vivono grazie al canone mensile percepito dai propri immobili concessi in affitto a terzi. È possibile per queste persone ottenere un nuovo prestito personale anche se sono state segnalate al Crif come cattivi pagatori? In che modo possono farlo?
Quali Finanziarie fanno Prestiti a Cattivi Pagatori?
Quasi tutte le finanziarie e gli istituti bancari fanno prestiti a cattivi pagatori (così come ai protestati). Il problema è che se non si utilizza la cessione del quinto (come nel caso che stiamo analizzando ora) sarà necessario dare alla finanziaria delle garanzie diverse.
La soluzione più pratica è quella di utilizzare un prestito con garante. Si dovrà quindi individuare un soggetto con garanzie reddituali valide e fargli assumere tale ruolo. Egli prenderà parte al finanziamento come un debitore secondario e interverrà nel processo di rimborso solo nel caso in cui il debitore principale (cioè colui che ha sottoscritto il prestito personale) non dovesse pagare le rate mensili.
Quali Banche Non guardano il Crif?
Il Crif è la principale banca dati dove vengono segnalati i cattivi pagatori. Qualsiasi banca, società finanziaria e istituto di credito, prima di erogare un prestito personale guarda se il nome del soggetto richiedente è iscritto o meno nel CRIF. Vuoi sapere se il tuo nome è iscritto al Crif? Leggi anche come sapere se si è segnalati al CRIF.
Prestito Cambializzato
Dopo la cessione del quinto, il prestito cambializzato è la tipologia di finanziamento più richiesta dai cattivi pagatori. In cosa consiste? È un normale prestito personale in cui la garanzia sulla restituzione è costituita da un immobile, di cui il richiedente è proprietario, dal valore economico superiore al prestito concesso.
Questo prodotto finanziario deriva il suo nome dalle cambiali, mezzo attraverso il quale devono essere pagate le rate mensili.
Il prestito cambializzato (argomento che abbiamo approfondito qui) porta con sé l’innegabile vantaggio di poter essere ottenuto anche dai cattivi pagatori che non hanno una busta paga come forma di garanzia. Basta avere, infatti, un immobile di proprietà esclusiva, il cui valore economico superi quello del prestito che si vuole richiedere, per ottenere nuovamente la fiducia delle banche e, con essa, nuova liquidità.
Il prestito personale ipotecario (o cambializzato) elimina anche la necessità di un garante perché la banca può rivalersi sul debitore espropriandolo dell’immobile ipotecato, mettendolo in vendita e con il ricavato saldare definitivamente il debito.
Il prestito personale cambializzato ha i suoi svantaggi che si concentrano soprattutto sul versante economico. I costi connessi all’erogazione di questo finanziamento sono molto alti perché comprendono le spese di istruttoria e quelle per la perizia sull’immobile da dare in garanzia. Inoltre, poiché si tratta di un finanziamento erogato ai cattivi pagatori, gli istituti di credito coinvolti applicano un tasso di interesse maggiorato.
Questo innalzamento degli interessi è dovuto alla necessità che ha la banca di tutelarsi contro un’eventuale nuova insolvenza cercando di rientrare quanto più presto possibile del proprio capitale.
Cosa Succede se non si paga una Cambiale?
Se per le altre tipologie di prestito personale il ritardo nel pagamento di una rata mensile non porta gravi conseguenze, a parte il pagamento di una mora e l’incremento degli interessi da corrispondere, con il prestito cambializzato la situazione è ben diversa. Il mancato pagamento di una sola cambiale, ma anche un semplice ritardo, autorizzano la banca creditrice a procedere con l’immediata espropriazione dell’immobile ipotecato.
Per prevenire questo inconveniente, qualora sia possibile, si consiglia di stipulare una polizza assicurativa che, in caso di perdita del lavoro, possa pagare le rimanenti rate mensili e tutelare il debitore dal rischio di insolvenza e da una nuova segnalazione al Crif. Puoi approfondire l’argomento qui: cambiali insolute.
Prestito su Pegno
Anche questa è una valida alternativa a chi ha bisogno di un finanziamento ma non può fare richiesta della cessione del quinto.
Il suo funzionamento è molto semplice ed è proprio come quello del classico banco dei pegni. Si cede un bene di valore e si ottiene una somma di denaro. Tale somma di denaro dipenderà dal valore dell’oggetto quindi più vale l’oggetto e più soldi si possono chiedere in prestito.
Si stipula un vero contratto dove vengono indicate le modalità di rimborso e gli interessi che si andranno a pagare durante lo stesso. Una volta completato il rimborso si potrà riavere indietro il bene dato in pegno.
La pecca di questo tipo di prestito personale è che ad oggi sono poche le società finanziarie presenti sul territorio che lo offrono e quindi bisognerà avere la fortuna di avere un’attività del genere nella propria città.
Prestito tra Parenti
Se si ha la fortuna di avere un amico o un parente disposto a farci un piccolo prestito, questa operazione non dovrà essere presa sottogamba. Tale operazione dovrà essere fatta a norma di Legge così da non avere eventuali problemi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Ciò che bisognerà fare è molto semplice. Si consiglia di prestare il denaro tramite bonifico bancario e di indicare nella causale che si tratta di un prestito. Se non si desidera far pagare gli interessi si potrà inserire la voce “prestito infruttifero“.
La stessa cosa andrà fatta per il rimborso, si dovrà utilizzare la causale del Bonifico Bancario con la dicitura “Rimborso Prestito” o “Rimborso Prestito Infruttifero”.
Prestito Delega
Può capitare che il prestito con la cessione del quinto sia stato già chiesto e che si trovi tutt’ora ancora in fase di rimborso. Cosa fare? Una delle possibilità previste è quella di richiedere un prestito delega. Si tratta di una seconda cessione del quinto dello stipendio che viene aggiunta alla cessione del quinto già presente.
In tal caso colui che richiedere il prestito delega si ritroverà due trattenute in busta paga, una per la cessione del quinto ed un’altra per il prestito delega. Proprio per questa seconda trattenuta, spesso si usa il termine doppio quinto.
È necessario che l’azienda per cui si lavora accetti tale opzione. Il prestito delega non è richiedibile dai pensionati perché l’INPS non consente due trattenute sulla pensione.