Finanziamenti per Aprire un Bar, Cosa Serve, Fondo Perduto e Requisiti

Un ottimo caffè espresso bollente preparato nel rispetto della tradizione italiana, un morbido cappuccino ricco di schiuma accompagnato da un fragrante cornetto alla marmellata, un dolcetto alla crema… sono solo alcuni degli sfiziosi prodotti che possono essere consumati in un bar, luogo in cui fare colazione o uno spuntino, incontrare amici e passare il tempo.

Ogni centro abitato ne ha almeno uno. E qualora non ne esistesse uno nelle immediate vicinanze, perché non aprirlo personalmente? Oggi con i finanziamenti opportuni, molti dei quali anche a fondo perduto, l’impresa non è affatto ardua e chiunque sia in possesso dei giusti requisiti può aprire un bar nella propria zona.

 

Cosa Serve per Aprire un Bar

L’apertura di un bar in Italia deve essere obbligatoriamente soggetta ad un’apposita normativa secondo la quale il titolare deve avere una formazione specifica nell’ambito della somministrazione di cibo e bevande, formazione che deve essere impartita anche ai suoi dipendenti, oltre che una formazione sulle norme di sicurezza e di igiene. Il titolare deve inoltre possedere la licenza per vendere e somministrare cibi e bevande, sia alcoliche che non.

Per quanto riguarda la struttura fisica, essa deve essere costruita a norma di legge e ricevere un’autorizzazione sanitaria che ne attesti l’idoneità alla funzione cui è destinata.

Infine, non può mancare l’iscrizione al registro delle imprese per la corretta inquadratura dal punto di vista fiscale.

 

Finanziamenti per Aprire una Nuova Attività

Abbiamo appena visto quali sono i requisiti generali per poter aprire un bar, ma quali sono quelli specifici per ottenere il finanziamento per poter mettere in piedi questa nuova attività commerciale?

A parte alcuni che sono di carattere generale, i requisiti specifici variano a seconda dell’ente cui ci si rivolge per ottenere il prestito.

Alcune società finanziarie non hanno particolari problemi a erogare prestiti a chi vuole avviare una nuova attività commerciale, a patto che abbia le opportune garanzie. Altri istituti bancari, invece, potrebbero applicare regole più restrittive per l’accesso a questi tipi di prestiti finalizzati.

 

Finanziamenti a Fondo Perduto

La cosa migliore da fare se si vuole aprire un bar è ricorrere ai finanziamenti europei e regionali a fondo perduto. Questi prestiti a fondo perduto sono pensati proprio per incentivare l’apertura di nuove attività commerciali che creano nuovi posti di lavoro in diverse zone della penisola. Proprio per questo motivo, una certa percentuale della somma erogata viene considerata “a fondo perduto” e non deve quindi essere restituita con le rate mensili.

 

Requisiti

Poiché questi fondi servono a sostenere la nascita di nuove imprese, spesso sono destinati solo all’apertura di bar che sorgono in distretti territoriali ben specifici e delimitati.

Talvolta, invece, il limite è rappresentato dall’età anagrafica del richiedente, che in questi casi deve essere compresa tra i 18 e i 36 anni. In alcuni casi, i finanziamenti per aprire un bar possono essere ottenuti solo da persone di genere femminile, di qualsiasi età, perché sono studiati appositamente per colmare il gap esistente tra imprenditoria maschile e femminile sul territorio italiano.

Fondamentale, dunque, è leggere con estrema attenzione i vari bandi di finanziamento e scegliere accuratamente quello a cui aderire, anche perchè a volte sono destinati all’apertura di attività lavorative differenti e spesso dedicati al settore agricolo (vedi i finanziamenti ed i contributi a fondo perduto per l’agricoltura).

 

Quanti Soldi ci Vogliono per Aprire un Bar?

Il costo per aprire un bar dipende da diversi fattori, come la dimensione del locale, la sua posizione, il tipo di attività che vuoi svolgere e il livello di investimento che sei disposto a fare. In generale, il costo per aprire un bar può variare da poche decine di migliaia di euro a diverse centinaia di migliaia di euro.

Ecco alcuni dei principali costi da considerare nell’apertura di un bar:

  1. Acquisto o affitto del locale: il prezzo dipenderà dalla dimensione del locale, dalla sua posizione e dallo stato di manutenzione. Se decidi di affittare il locale, dovrai anche considerare le spese per la ristrutturazione, se necessaria.
  2. Arredamento e attrezzature: avrai bisogno di tavoli, sedie, banconi, macchine per il caffè, frigoriferi, forni e altre attrezzature per preparare e servire i tuoi prodotti. Il costo dipenderà dalla qualità e dalla quantità degli elementi che acquisterai.
  3. Prodotti e materie prime: avrai bisogno di acquistare caffè, bevande, alimenti e altri prodotti per il tuo bar. Considera anche le spese per l’acquisto di materie prime come farina, uova, latte e altri ingredienti.
  4. Licenze e permessi: per aprire un bar, dovrai ottenere le licenze e i permessi necessari dalle autorità competenti. Queste spese possono variare a seconda della località in cui ti trovi.
  5. Pubblicità e marketing: dovrai investire in pubblicità e marketing per promuovere il tuo bar e attirare i clienti. Queste spese possono includere la creazione di materiale promozionale, l’acquisto di spazi pubblicitari o la promozione sui social media.

Per determinare con precisione quanto ti costerà aprire un bar, dovrai fare una stima accurata di tutti questi costi e considerare il tuo budget disponibile. Potresti anche considerare di avvalerti di un consulente o di un esperto del settore per aiutarti a valutare il tuo progetto e a determinare i costi necessari.

 

Aprire un Bar in Franchising

Aprire un bar in franchising significa avviare un’attività commerciale utilizzando il marchio e il modello di business di un’azienda già esistente. Se decidi di aprire un bar in franchising, dovrai sottoscrivere un contratto di franchising con l’azienda che ti fornirà il supporto necessario per avviare e gestire il tuo bar.

Ci sono diverse vantaggi nell’aprire un bar in franchising:

  1. Marchio riconosciuto: il marchio dell’azienda che ti fornisce il franchising è già noto al pubblico, il che può aiutare a promuovere il tuo bar e ad attirare i clienti.
  2. Supporto e formazione: l’azienda che ti fornisce il franchising ti fornirà il supporto e la formazione necessari per avviare e gestire il tuo bar in modo efficace.
  3. Ricette e metodologie collaudate: avrai accesso a ricette e metodologie collaudate per preparare i prodotti del tuo bar, il che ti aiuterà a garantire la qualità dei tuoi prodotti.
  4. Buone opportunità di guadagno: l’apertura di un bar in franchising può offrire buone opportunità di guadagno, sia per il franchisor che per il franchisee.

Tieni presente, però, che aprire un bar in franchising comporta anche alcuni svantaggi, come ad esempio il pagamento di royalty e di fee di ingresso al sistema franchising. Inoltre, dovrai rispettare le regole e le politiche stabilite dall’azienda che ti fornisce il franchising e potresti avere meno flessibilità nella gestione del tuo bar.

Se decidi di aprire un bar in franchising, assicurati di valutare attentamente i vantaggi e gli svantaggi della soluzione e di confrontare le diverse opzioni disponibili prima di prendere una decisione. Inoltre, assicurati di leggere attentamente il contratto di franchising e di fare affidamento su un consulente o su un avvocato per aiutarti a comprenderne i termini e le condizioni.