Come Sapere se sei un Cattivo Pagatore, si è Segnalati al CRIF e Cancellarsi
La fase preliminare alla concessione di un prestito personale prevede una fase di istruttoria in cui vengono attentamente analizzate tutte le informazioni riguardanti colui che sta richiedendo la liquidità. Oltre all’identità e alla situazione reddituale, l’istituto di credito effettua una verifica nei database del Crif (Centrale Rischi Finanziari) per verificare tutti i precedenti rapporti che questo soggetto ha avuto con le banche.
Se in questa fase viene rilevato che il richiedente è stato segnalato come cattivo pagatore, la banca può scegliere di non concedere il prestito personale richiesto o di modificarne le condizioni aumentando il tasso di interesse e richiedendo un maggior numero di garanzie.
Prima di richiedere un prestito, pertanto, potrebbe essere utile indagare autonomamente la propria posizione all’interno delle banche dati della Centrale Rischi Finanziari e provvedere eventualmente a regolarizzare la propria posizione per non incorrere in un rifiuto o in un aumento delle spese correlate al finanziamento.
Dove Vengono Iscritti i Cattivi Pagatori?
Quando una persona non rispetta le scadenze di pagamento viene definito cattivo pagatore ed il suo nome finisce negli archivi delle Centrali Rischi.
Si tratta di vere e proprie banche dati di cui, la più famosa e conosciuta è il CRIF. Ma esistono anche altre Centrali Rischi come EXPERIAN e CTC. Quello che invece fa la Banca d’Italia è gestire la banca dati pubblica delle informazioni creditizie.
Consultare il Database CRIF
Le liste contenenti i nomi dei cattivi pagatori e dei protestati vengono accuratamente conservate in queste banche dati del Crif e sono liberamente consultabili da tutti gli istituti di credito che le usano per stabilire se concedere o meno la loro fiducia a coloro che richiedono un prestito personale.
Tuttavia, questi registri non sono accessibili solamente alle banche e alle finanziarie ma, con certi limiti dovuti alla tutela della privacy, possono essere consultati anche dagli utenti privati che si accingono a richiedere un prestito personale. Nello specifico, ogni soggetto può verificare solo ed esclusivamente la propria posizione e non gli è consentito effettuare una ricerca per conto terzi.
L’accesso è piuttosto semplice, basta collegarsi al sito web ufficiale del Crif e inserire i dati richiesti per ricevere in poco tempo l’esito dell’operazione. Inoltre, è previsto il pagamento di una quota che varia dai 4 ai 16 euro a seconda del risultato trovato (la somma minima è prevista nel caso in cui il proprio nominativo non figuri in queste liste).
Come Cancellarsi dal Crif
Se la banca ha rifiutato il prestito personale perché si è segnalati come cattivi pagatori nei registri del Crif, oppure le liste sono state consultate in autonomia e si è scoperto che il proprio nome vi è presente, la prima cosa che ci si chiede è come bisogna fare per cancellare il proprio nominativo da questa banca dati e poter ottenere così un nuovo prestito personale.
La questione non sempre è facile da gestire perché la cancellazione dal database della Centrale Rischi prevede delle tempistiche che variano a seconda del motivo per cui il proprio nominativo è stato registrato.
Per esempio, nel caso di preventivi respinti, il proprio nome viene automaticamente cancellato dopo appena 30 giorni, senza che il soggetto debba fare nulla in proposito. Invece, nel caso di cattivi pagatori e protestati, è prima necessario saldare tutti i debiti ancora in corso e successivamente attendere almeno 3 anni prima che il proprio nominativo sparisca dagli elenchi della Centrale Rischi Finanziari. Purtroppo non è possibile in alcun modo accelerare questo processo.
Quanto Tempo ci Vuole per non Essere più Cattivo Pagatore?
I tempi di cancellazione dipendono dalla gravità del fatto. Si può diventare cattivi pagatori anche per aver pagato una o due rate in ritardo. In questo caso il proprio nome viene cancellato dopo dodici mesi.
Se le rate non pagate sono più di due (quindi da tre rate non pagate in su) serviranno due anni di pagamenti regolari.
Se il prestito non è stato mai rimborsato per la cancellazione serviranno dai 36 ad i 60 mesi. Questo periodo inizia il giorno in cui scade il contratto del finanziamento, quindi il giorno in cui sarebbe dovuta essere pagata l’ultima rate.
Ma attenzione, in alcuni casi potrebbe essere necessario aggiornare i propri dati e questi potrebbero essere conservati anche per cinque anni.